COLTIVAZIONE
Perché cominciare a coltivare zafferano
Ci siamo accostati all'agricoltura per uno stupore. La passione che ne è nata ci sta dettando un approccio sempre critico verso la gestione del terreno e le scelte da affrontare. Un' agricoltura razionale e ragionevole, sempre in cammino.
Dove cresce
Preferisce terreni a medio impasto, ricchi di sostanza organica. Meglio ben drenanti, ma privi di pietre. Esposizione sud, ha bisogno di tanto sole.
Semina dello Zafferano e messa a dimora dei bulbi
Il ciclo colturale del Crocus Sativus Linnaeus si divide in quattro fasi: impianto, crescita e fioritura, riproduzione e espianto.Nel mese di luglio/agosto iniziamo la prima fase: l’impianto.I bulbi provenienti dalla stagione precedente vengono messi a dimora nel terreno. Nella nostra esperienza il periodo migliore è l'ultima settimana di Agosto.
Profondità di semina
Tra i 16 e i 12 cm.
La distanza tra i bulbi
è in relazione al tipo di impianto adottato. Impianti poliennali vogliono più spazio tra i bulbi di quelli annuali: 10cm per i primi e 5 cm per i secondi.
Con l’inizio di settembre il bulbo comincia la sua fase vegetativa: all’inizio del periodo di luna crescente inizia a gettare. Le foglie sono inizialmente racchiuse da tuniche bianche che col passare dei giorni verranno perforate.
Fioritura dello Zafferano
Con la successiva luna crescente (fra i mesi di ottobre e novembre) ha inizio la fioritura.
Questa fase avviene in maniera scalare e dura dalle 3 alle 5 settimane, dipende dal clima dell’annata e dalle dimensioni dei bulbi.
In questa fase la raccolta dei fiori deve avvenire il più velocemente possibile. Il safranale e la pirocrocina, due importanti principi attivi dello zafferano, sono termolabili e fotosensibili e quindi il fiore va raccolto il mattino, prima che i raggi di sole più intensi inducano l’apertura del fiore.
Con la fine della fioritura il bulbo continua il suo ciclo vitale fino a fine maggio–metà giugno, anche qui dipende dal clima.
Sviluppa delle foglie lunghissime e si dedica alla riproduzione.
Nel terreno, dal bulbo madre destinato a scomparire, si differenziano i bulbilli che raggiungeranno le dimensioni definitive di bulbo tuberi figli nel periodo di maggio–giugno. In questi mesi il ciclo vegetativo della coltura termina e i bulbi per la riproduzione rimangono quiescenti nel terreno, pronti per essere raccolti e impiantati nuovamente.
Quando tutte le foglie si sono seccate procediamo alla fase di espianto.
Mondatura, sfioritura ed essicazione dei fiori
Fase in cui si staccano i pistilli dai fiori, deve essere fatto in giornata. Operazione manuale che contribuisce ad alzare i costi di produzione.
Essiccazione:
Fase tra le più delicate. La qualità si determina in questo momento. La finalità principale è abbassare la percentuale i umidità al 12% e attivare alcune molecole con l'innalzamento di temperatura.